Ezame “bacharelado” Ir Suzana Alves nian

Ezame “bacharelado” Ir Suzana Alves nian

Roma (Itália) – Depois de studio ba tinan tolu, iha 25 setembro 2015,  tuku 15.30 ir. Suzana Alves halo nia prova final ba Laurea triennale ho titulo «Il fine dell’educazione nell’opera Per una filosofia dell’educazione di Jacques Maritain».  Ho presenza husi dosente nain tolu: prof.ssa Rachele Ranfranchi, nia relatrice, prof.ssa Ausilia Chang  hanesan presidente no prof.ssa Antonella Meneghetti mak hanesan nia correlatrice. Iha mos presenza irman sira husi nia  comunidade Madre Mazzarello: Ir. Giuseppina Teruggi nia direttrice no irman sira seluk.

Iha ne’e  ir. Suzana apresenta mai ita  prova final ho lian (instituto nian) tanba agora dadaun ispetoria TIN buka atu hatene diak lingua italiano.

“L’importanza dell’educazione nella vita dell’uomo e la sua influenza sempre  più grande nel progresso sociale contemporaneo sono oggetto di attenta considerazione da parte di vari ambiti. Soprattutto negli ultimi anni, si è parlato molto di educazione e si è prodotto molto sulle tecniche e sui metodi educativi, sulla didattica e sulle tecnologie formative. Allo stesso tempo, in una situazione cosi complessa e critica, l’educazione si trova di fronte anche a varie sfide e a vari problemi.

Studiosi, pensatori e organizzazioni cercano di dare il loro contributo per risolvere queste sfide. Uno di questi è Jaques Maritain, un filosofo francese che si è occupato anche del problema educativo.

Il punto di partenza della mia tesina è precisamente una delle sue considerazioni pedagogiche identificata nei cosiddetti “sette errori dell’educazione”. Mi sono soffermata, soprattutto, sui primi due errori, che sono di carattere teleologico, cioè, la dimenticanza o il misconoscimento dei fini. Per questo ho scelto come titolo del mio lavoro «Il fine dell’educazione nell’opera Per una filosofia dell’educazione di Jacques Maritain». Utilizzo come fonte principale il testo: Per una filosofia dell’educazione, nel quale l’autore ha messo in evidenza l’importanza dell’educazione in riferimento all’uomo e poi ha additato i veri scopi dell’educazione, da distinguere in essenziali o perenni, che comprendono il fine primario e i fini secondario, e in supplementari o contingenti, che comprendono compiti morali e politici e che devono essere subordinato ai fini essenziali.

 Il motivo che mi spinge ad approfondire questo argomento è quello chiarire alcuni aspetti fondamentali dell’educazione, soprattutto riguardo la questione dei fini educativi, perché una delle causa della crisi dell’educazione oggi deriva dalle idee sbagliate o incompleta sulla natura stessa del fine. Debolezza che deriva dal nostro attaccamento alla perfezione in sé dei nostri mezzi e metodi di educazione.

Ho strutturato il lavoro in due capitoli. Nel primo capitolo ho presentato la figura dell’Autore rilevando l’itinerario della sua vita attraverso alcuni periodi fondamentali e le sue opere.

Nel secondo capitolo del mio lavoro ho esposto le dimensioni della natura umana e l’educazione. Queste dimensioni sono fondamentali per l’educazione perché il compito principale dell’educazione è quello di guidare lo sviluppo dinamica per mezzo del quale l’uomo forma se stesso ad essere uomo. Per prima cosa, perciò, è obbligato rispondere alla domanda rivolta dalla sfinge della filosofi: Che cosa è l’uomo? Maritain pone l’antropologia alla base della sua filosofia dell’educazione secondo tre connotazioni fondamentali, riguardanti la natura, la società e la religione. Occorre fra una distinzione tra individuo e persona, perché l’individualità è una parte e la persona è un tutto, e questa distinzione è fondamentale in educazione, perché se il soggetto si ferma a sviluppare la propria individualità significa considerarsi il centro di tutto.

Dopo aver esposto le dimensioni della natura umana, ho trattato la finalità dell’educazione. Per Maritain, l’educazione è un’arte particolarmente difficile che si inserisce nella sfera della morale e della saggezza pratica. Ogni arte è una spinta dinamica verso un oggetto da realizzare, che è lo scopo dell’arte stessa. Non c’è arte senza finalità. Infatti, per Maritain, il fine principale dell’educazione consiste nell’aiutare un piccolo uomo a raggiungere l sua piena formazione umana. Tutti gli altri scopi, come ad esempio trasmettere l’eredità della cultura, preparare alla vita in società, ecc., sono dei corollari e non dei fini essenziali, ma secondari. Inoltre, per Maritain, lo scopo ultimo dell’educazione non può essere la preparazione professionale e nemmeno l’educazione sociale, ma proprio la formazione dell’uomo.

Ho esposto infine i paradossi dell’educazione la cui conoscenza evita errori nell’educazione”.

Liu husi estudo ida ne, Ir. Suzana komprende liu tan katak educasaun tenke fo valor boot liu ba “Ema”. Edukadores sira iha obrigasaun atu riflete konaba ema ho nia natura no ho nia kondisaun, nune ho konhesemento nebe iha, bele ajuda liu tan ema ne ho konkrto atu bele sai nia an rasik.

Educador’a sira laos hanorin deit buat nebe sira hatene, o trasmete tuir sira nia profesionalidade, nein buat nebe sira fiar: iha edukasaun presiza programa sira, tekniko sira, estrutura sira, maibe la suficiente, tamba ema deit mak bele eduka ema.

Depois de aprezentasaun iha pergunta ruma, maibe iha pergunta rua nebe importante liu ba ita nudar edukadora salesiana no mos realidade edukador/a iha rai Timor.

  1. Jacques Maritain konesido iha Timor? Nudar edukadora salesiana oinsa bele aplika sistema edukasaun tuir autor Jacques Maritain?
  2. Oinsá sistema edukasaun iha rai Timor Leste?

Tuir nia relatrice no co-relatrice hateten katak titulo interesante liu, bibliografia sintetiko, lingua italiano diak tebes, strutura kapas tebes no logiko no apresentasaun mos furak tebes. Iha nia apresentasaun ambiente hakmatek, Ir. Suzana  rasik  hakmatek liu no hatan ba pergunta sira ho hakmatek hotu.

(Carolina Maria Correia)

Tags: edukasaun